03 dicembre 2010

...Macchine Inutili

“Nessuna galleria d’arte le voleva esporre, mi dicevano: ma che roba è? Non è pittura, non è scultura, si appendono al soffitto come i lampadari...”




“Appesa ad una corda al soffitto di un ambiente, si muoveva lentamente, spinta da qualche corrente d’aria. 
Era come una costellazione, come un gruppo di atomi, o, come si potrebbe dire oggi, una stazione spaziale.[...]
Dall’osservazione del comportamento di questa prima ed unica macchina aerea, nacquero in seguito le macchine inutili 
[...] Queste opere sono da considerare macchine perché fatte di varie parti che si muovono, collegate tra loro [...]; inutili perché non producono, come le altre macchine, beni di consumo materiale [...]. Alcuni sostenevano che erano utilissime, invece, perché producono beni di consumo spirituale”.







“A quei tempi imperava il Novecento italiano con tutti i suoi serissimi maestri [...] ed io, con le mie macchine inutili, facevo proprio ridere”.

"Questi punti possono essere determinati in vari modi, sia con le misure armoniche, sia liberamente, provando e seguendo le forme mentre nascono. Nel primo caso avremo un oggetto che avrà riferimenti con la matematica, nel secondo caso si avrà una forma libera."
(Bruno Munari, Arte come mestiere)




“La linea dei negativi-positivi [...] 
è un confine tra le forme 
è un confine tra figura e fondo. 
Qual è la figura? Qual è il fondo?”

LINK: 

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...